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I carabinieri di Ivrea hann smantellato un'organizzazione criminale che sfruttava la disperazione di migranti provenienti dall'India e dal Pakistan, costringendoli a vivere in condizioni disumane e pericolose mentre cercavano di raggiungere la Spagna o la Francia.

Venticinque persone provenienti dall'India e dal Pakistan sono state scoperte stipate in un appartamento situato a Torre Canavese, in Piemonte. Questi individui, in attesa di partire per la Spagna o la Francia, avevano pagato la somma di 500 euro per il loro viaggio. Tuttavia, le loro condizioni igieniche e sanitarie erano precarie, con il rischio di gravi conseguenze sulla loro salute.

L'operazione ha portato all'arresto di cinque cittadini pakistani, compresi tra i 23 e i 37 anni, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Questi presunti organizzatori dei viaggi illegali mettevano a rischio la vita dei migranti e li sottoponevano a trattamenti inumani e degradanti. Gli investigatori hanno identificato gli arrestati grazie alle registrazioni delle telecamere, testimonianze e riconoscimenti fotografici.

Le indagini, condotte dai militari dell'Arma e coordinate dalla procura di Ivrea, hanno rivelato che gli indagati facilitavano l'ingresso e la permanenza dei migranti nel territorio italiano. Inoltre, organizzavano i trasferimenti dei migranti verso altri paesi europei, mettendo a rischio la loro vita. L'organizzazione aveva stabilito una base operativa nell'appartamento di Torre Canavese, dove gli stranieri venivano accolti prima di essere inviati in altri paesi europei.

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