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Ci sono voluti oltre sei mesi di indagine per riuscire a mettere fine alle azioni di una organizzazione criminale altamente preparata, specializzata nei furti e guidata da un capo abile a coordinare ogni colpo, che era riuscita a sfuggire alle indagini dei carabinieri grazie all'uso di ricetrasmittenti nascoste nei vestiti. E per lungo tempo ha messo a segno colpi tra le province di Alessandria, Cuneo e Asti.

La banda agiva con grande destrezza, utilizzando ricetrasmittenti per comunicare tra loro e coordinare le azioni, e cambiava frequentemente colore delle auto utilizzate per i colpi, oltre ad utilizzare targhe false per eludere le indagini.

Il blitz dei carabinieri di Cuneo ha portato al sequestro di numerose prove, inclusi 180 targhe utilizzate per depistare le indagini, e ben 45mila euro in contanti. Inoltre, sono stati recuperati molti gioielli, 6 prestigiosi orologi Rolex e 16 bottiglie di champagne, rubati durante uno dei loro colpi. Gli investigatori hanno rivelato che il gruppo era solito bonificare continuamente le case e le auto, alla ricerca di eventuali microspie, per evitare di essere individuati dalle forze dell'ordine.

La procura di Asti, che ha coordinato l'indagine, è riuscita ad ottenere 9 misure cautelari, di cui 5 di custodia in carcere, 3 ai domiciliari e un obbligo di dimora. Tutti gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto.

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