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Un’istituzione per gelati e granite siciliane: Gioacchino Torre, il titolare dell’omonimo locale di corso Regio Parco 28, è scomparso ieri, all’età di 77 anni. Era arrivato a Torino da Milazzo a inizio anni ‘70, con l’intento di aprire un bar. Era il suo sogno, realizzato prima con un locale in corso Agnelli, poi il trasloco in corso Massimo D’Azeglio e infine la celebre apertura nel quartiere Regio Parco, una zona che all’epoca non era frequentata come oggi. 

Torre piano piano diventa un punto di riferimento per gli amanti dei dolci, e non solo. Oggi il locale è anche ristorante, con molti piatti della tradizione culinaria siciliana. Ma le specialità restano le granite: le classiche, mandorla e limone, e poi quelle più particolari, dai gelsi neri al cocco, al mango, al cioccolato, servite con l’impareggiabile brioche con il tuppo. Una quindicina di gusti di gelato, e poi cannoli, iris, cassate, e tante altre golosità di Sicilia. 

Gli ingredienti, sempre d’eccellenza, Torre li faceva arrivare in gran parte dal Sud, integrandoli con quelli del territorio, per una commistione di sapori e profumi tutta da godere: segreti che lo storico titolare ha trasferito ai figli, ora al timone della cremeria che da quando è nata si è sempre riservata il suo spazio nella Guida delle Gelaterie del Gambero Rosso. 

A poche ore dalla scomparsa di Gioacchino Torre, la serranda della pasticceria è chiusa: c’è l’annuncio di morte, ci sono i fiori - due rose rosse - e non manca un biglietto di cordoglio, su cui si moltiplicano le firme. Segni di tutti coloro che passano a dare l’ultimo saluto a una pietra miliare del quartiere. Impareggiabile nella sua eleganza, ha avuto il merito di far conoscere ai piemontesi un’eccellenza della gastronomia siciliana. Da Milazzo a Torino, nessuno si dimenticherà di lui, Gioacchino Torre, il signore della granita. 



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