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  Un chiesa di San Massimo gremita a Torino ha ospitato l’ultimo saluto a Paolo Pininfarina, l’imprenditore torinese scomparso il 9 aprile dopo una lunga malattia. Aveva 65 anni.

  Era nato nel capoluogo piemontese il 28 agosto 1958. Laureatosi in Ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino, dopo una serie di esperienze formative e professionali all’estero tra cui in Cadillac, Honda e General Motors nel 1982 inizia il suo percorso professionale in Pininfarina e nel 1987 assume la carica di presidente e amministratore delegato della Pininfarina Extra, società del gruppo specializzata in design industriale, arredamento, architettura, nautica e aeronautica. Dal 1988, è membro del Cda e dal 2002, membro del Comitato di direzione della capogruppo Pininfarina. Nel 2006, viene nominato vice presidente di Pininfarina e nel 2008, dopo la scomparsa improvvisa del fratello Andrea assume la posizione di presidente.

  Tra i capolavori che tiene personalmente a battesimo, due gli sono particolarmente cari: la concept car Sergio, barchetta biposto su base meccanica Ferrari, che Paolo decide di realizzare nel 2013 in memoria del padre, il Senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno e che egli stesso svela al Salone dell’Auto di Ginevra 2019.

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