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Oggi a Torino si è concluso il processo d’appello contro gli anarchici coinvolti nell’inchiesta nota come Scintilla, con esiti che hanno visto tre condanne e 15 fra assoluzioni e proscioglimenti. Questo procedimento giudiziario era incentrato su una campagna contro i Cpr (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) e sulle politiche sull’immigrazione, che venne condotta tra il 2015 e il 2018, includendo anche l’invio di plichi esplosivi.

Anche in questo secondo grado, così come avvenuto in primo grado, non è stata riconosciuta l’esistenza di un’associazione sovversiva. Inoltre, sembra che i giudici non abbiano proceduto per i reati di apologia e istigazione a delinquere. Le condanne riguardano tre individui, uno dei quali è stato condannato a quattro anni di carcere, un altro a tre anni e un terzo a una pena pecuniaria di 300 euro. Essi sono stati ritenuti responsabili di un singolo episodio.

Gli imputati erano legati al centro sociale denominato Asilo Okkupato, che fu oggetto di sgombero da parte delle forze dell’ordine nel febbraio 2019, in concomitanza con gli arresti eseguiti nell’operazione Scintilla.

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