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A poche settimane dal 23 maggio, quando saranno trascorsi tre anni dall’incidente che causò la morte di 14 persone, l’impianto funiviario del Mottarone è stato dissequestrato.
Nelle scorse ore, i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Verbania e della stazione di Stresa, su delega del gip di Verbania, hanno notificato al Comune di Stresa, alla Regione Piemonte e al liquidatore della società Ferrovie del Mottarone, che aveva in gestione l’impianto, il provvedimento con cui l’impianto era stato posto sotto sequestro dopo l’incidente.
La richiesta di dissequestro era stata avanzata dall’avvocato Riccardo Tacca, legale che rappresenta il Comune di Stresa, nel corso dell’udienza preliminare dello scorso 23 aprile.

"Il dissequestro della funivia del Mottarone è una buona notizia che attendevamo da tempo", ha commentato il presidente della Regione Alberto Cirio. "Ora possiamo così proseguire le attività per arrivare alla riapertura dell’impianto, a cui stiamo lavorando insieme al Governo e al Comune di Stresa e che la Regione finanzia con 5 milioni di euro a cui si aggiungono i 10 messi a disposizione dal ministero del Turismo". Prosegue Cirio: "La disponibilità delle aree consentirà ora a Monterosa 2000, la società pubblica della Regione Piemonte che gestisce gli impianti di risalita del Monterosa, di perfezionare la progettazione per quanto riguarda la parte muraria e architettonica e proseguire con la tabella di marcia per la riapertura dell’impianto".

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