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Il pomeriggio del 6 luglio resterà indelebile nella memoria di alcune zone del Piemonte, che sono state colpite da una violenta grandinata. Le conseguenze di questo evento meteorologico sono state disastrose, con una perdita che va dal 70 al 100% del raccolto e danni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese. Sebbene una stima precisa dei danni non sia ancora possibile, è evidente la gravità della situazione.

Le zone più colpite da questa calamità sono state l'Alta Langa cuneese e alcuni paesi delle province di Asti, Alessandria e Torino. Per analizzare la situazione e trovare possibili soluzioni, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme all'assessore all'Agricoltura Marco Protopapa, ha convocato una riunione a Cortemilia (CN) il 9 luglio. Cortemilia è uno dei centri più colpiti dalla grandinata e rappresenta un punto di riferimento per l'intera area.

Alla riunione erano presenti anche il sindaco Roberto Bodrito, il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo insieme al consigliere provinciale Massimo Antoniotti, il presidente dell'Unione montana Alta Langa Davide Carlo Falletto, il presidente dell'Associazione Sindaci del Roero Silvio Artusio Comba e il presidente dell'Unione montana Langa Astigiana Marco Listello. In collegamento telefonico c'era anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che aveva già ricevuto una prima segnalazione dei danni da parte del presidente Cirio. Il ministro ha assicurato il massimo supporto del Governo per sostenere le famiglie e gli imprenditori colpiti.

Durante la riunione, si è potuta toccare con mano la commozione dei sindaci e dei rappresentanti del mondo economico e agricolo, in particolare del settore vitivinicolo e corilicolo. La situazione è senza precedenti in un territorio che rappresenta un'eccellenza nella produzione di vini rinomati e della celebre nocciola Tonda Gentile delle Langhe. Questo evento ha colpito il cuore stesso dell'economia locale, mettendo a dura prova le famiglie e le imprese che operano in queste zone.

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