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Aumenti medi tra i 33 e i 106 euro all’anno in base al reddito: ecco servita la nuova Irpef del Piemonte, l’imposta sul reddito delle persone fisiche per il possesso di redditi derivanti da terreni, capitale e da lavoro dipendente. La giunta regionale porta in Aula l’aumento dell’imposta.
Un aumento medio di 33 euro all’anno nella fascia di reddito fra 15 e 28mila euro e di 106 euro in quella successiva, da 28 a 50mila euro. Ma dalla Regione rassicurano che il rincaro Irpef sarà solo per due anni, poi dal 2028 sono previste meno tasse e nuove detrazioni per famiglie numerose. Rincari che, stando ai calcoli che arrivano dal grattacielo della Regione, verranno di fatto azzerati con l’introduzione dei nuovi scaglioni nel 2028, quando la fascia tra i 15-28 mila euro risparmierà 63 euro (30 in meno rispetto alle vecchie aliquote regionali) e quella tra i 28 e i 50 mila euro verrà sgravata di 132 euro (32 in meno rispetto al 2025).
Sono i contorni che man mano si delineano, della manovra messa a punto dalla Giunta regionale di Alberto Cirio per far fronte al rischio di una diminuzione del gettito di 150 milioni di euro, dovuto alla riforma fiscale nazionale. Il provvedimento passa ora al vaglio del Consiglio regionale. L’addizionale regionale resterà invece invariata all’1,62% per i redditi più bassi (fino a 15 mila euro) e al 3,33% per quelli sopra i 50 mila euro. Sono poi previste detrazioni per le famiglie numerose e per le persone affette da disabilità. Dal 2028, la Regione punta a estendere l’addizionale delll’1,62% anche alla fascia di reddito tra i 15 e i 28 mila euro, che con la manovra subirà l’aumento.
Dopo gli allarmi delle scorse settimane dunque, per un aumento che avrebbe potuto arrivare a costare in media 70 euro all’anno a contribuente, il governatore Cirio si è messo al lavoro insieme all’assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, e ai tecnici della Ragioneria nel tentativo di limare il più possibile i rincari. E soprattutto di alleggerire il peso delle nuove aliquote regionali sui redditi medio-bassi.
Il provvedimento che la giunta sottoporrà al consiglio prevede poi un ulteriore aggiustamento, a favore delle famiglie numerose e dei più fragili: la detrazione di 100 euro a figlio verrà applicata anche a chi ha tre figli (oggi è prevista oltre i quattro) e la detrazione per i figli disabili verrà raddoppiata da 250 a 500 euro. In questo modo, a godere dei sostegni saranno l’8,5% delle famiglie (contro l’attuale 1,5%).
La manovra verrà varata entro fine luglio, prima della pausa estiva.