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 Un passo decisivo nella prevenzione degli incidenti aerei causati da fauna selvatica. È stato siglato un accordo tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino per l’istituzione del primo laboratorio nazionale dedicato all’identificazione scientifica dei resti di vertebrati coinvolti nei cosiddetti wildlife strike: impatti tra velivoli civili e animali, soprattutto uccelli.

La convenzione, della durata di 30 mesi, punta a colmare un gap cruciale nella sicurezza del traffico aereo. Secondo i dati Enac, nel 2024 si sono verificati ben 2.618 impatti tra fauna e aeromobili negli aeroporti italiani, con un incremento dell’8,36% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, più della metà di questi eventi – oltre il 56% – non è stato possibile identificarli dal punto di vista della specie coinvolta, rendendo meno efficaci le misure di prevenzione.

«La conoscenza esatta delle specie colpite è un elemento chiave per mettere in atto strategie di controllo mirate», sottolinea Claudio Eminente, presidente del Bird Strike Committee Italy e direttore centrale Enac. «Il laboratorio rappresenta un notevole progresso nella capacità di prevenzione e gestione del rischio legato alla fauna selvatica».

Il nuovo centro di ricerca torinese, diretto dal Dott. Marco Pavia, analizzerà i campioni provenienti da tutti gli aeroporti italiani entro 30 giorni dalla ricezione. I risultati delle analisi – che combineranno metodi morfologici, microscopici e genetici (DNA barcoding) – saranno inseriti in un database conforme agli standard internazionali, condiviso con Enac e i gestori aeroportuali per sviluppare piani di intervento sempre più efficaci.

Il laboratorio si ispira al Feather Identification Lab dello Smithsonian Institution di Washington e potrà contare su una ricca collezione di riferimento con oltre 550 specie europee, consentendo un’identificazione certa in oltre il 90% dei casi.

Un’iniziativa che posiziona l’Italia tra i Paesi all’avanguardia nella gestione del rischio fauna in ambito aeroportuale. Oltre agli evidenti benefici operativi, il progetto torinese avrà una valenza scientifica di rilievo internazionale, attraverso pubblicazioni, studi comparativi e la partecipazione a convegni specialistici.

La convenzione, già operativa, conferma l’impegno di Enac nell’innovazione e nella cooperazione con il mondo accademico, per garantire un futuro sempre più sicuro nei cieli italiani.

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