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La Polizia di Stato ha eseguito in tutta Italia 22 perquisizioni delegate dalle Procure della Repubblica presso i Tribunali per i Minorenni nei confronti di giovani, tra i 13 e i 17 anni, emersi in contesti estremisti di matrice suprematista, accelerazionista, antagonista e jihadista – coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. L’attività di prevenzione e le acquisizioni d’intelligence, condivise in sede di Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo, riscontrate dagli sviluppi investigativi di indagini svolte nei confronti di minori perquisiti o tratti in arresto o evidenziatisi in contesti estremisti, hanno fatto emergere un progressivo innalzamento del coinvolgimento di minorenni in contesti di devianza e criminalità minorile in ambiti di eversione e terrorismo interno ed internazionale.
Su delega delle Procure dei Minorenni di Torino e Brescia, si sono svolte attività di perquisizione nei confronti di due 17enni, residenti nelle province di Mantova e Cremona, e di un 15enne, residente a Bergamo emersi da un’indagine a carico di un 14enne perquisito il 6 febbraio 2025 dalle DIGOS di Torino e di Alessandria, per propaganda e istigazione a delinquere per aver pubblicato on line contenuti di natura nazista e antisemita.
Dalle attività d’indagine sono stati rinvenuti e sequestrati i dispositivi telefonici e informatici usati dagli indagati che verranno successivamente analizzati. All’interno, al momento, le preview hanno comunque permesso di rilevare la presenza di numerose chat d’area estremista (sia di matrice jihadista sia suprematista) con contenuti come per esempio immagini di guerriglieri armati e armi da fuoco. All’interno delle abitazioni sono stati trovati anche manuali e documenti di matrice suprematista e nazionalsocialista, alcune riproduzioni di armi da sparo prive di tappo rosso, giacche militari da combattimento, passamontagna anche di tipo militare, materiale per l’addestramento soft air e una divisa delle SS.
Le investigazioni degli ultimi anni hanno registrato un incremento della presenza di soggetti minorenni, impegnati nella diffusione sul web di contenuti estremisti e violenti: da gennaio del 2023 ad oggi, sono 12 i minori sottoposti a misura cautelare ed altri 107 oggetto di approfondimenti investigativi, come perquisizioni personali, domiciliari e informatiche.