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Tra una settimana il tempo degli esperimenti sarà finito. Nel frattempo il Toro ha perso ancora, questa volta contro il Valencia. Altri tre gol subiti (proprio come nei due test contro il Monaco), Anjorin espulso per doppia ammonizione e pochi spunti in attacco. Il modulo di base utilizzato da Marco Baroni è stato un 4-2-3-1 che variava in un 4-4-2.
Come detto l’espulsione di Anjorin e Aboukhlal che ha sprecato la palla per riaprire la sfida sono stati i momenti chiave del match. Tre buone cose: gli esordi di Ngonge e Simeone e l’ingresso in campo per qualche minuto di Zapata a dieci mesi dall’infortunio al ginocchio.
Intanto il presidente Urbano Cairo ha parlato a margine del trofeo mamma e papà Cairo, vinto dalla Primavera granata, e si è espresso sul mercato: “Da qui alla fine mancano 20 giorni cercherò di fare il migliore calciomercato possibile. Vorrei ancora prendere un terzino sinistro e un esterno - ha detto il patron granata - Non sono uno che vive di rimpianti. Sono contento di questi 20 anni. Si poteva fare anche meglio, ma non è detto che non si possa fare ancora bene. Quest’anno ho avuto un po’ di contestazione, ma penso che stiamo facendo una delle migliori campagne acquisti della mia presidenza, sarà la migliore se arriviamo sesti”.
Il presidente Cairo non ha nascosto la soddisfazione per l’arrivo di Giovanni Simeone: “Ci tenevo a prendere Simeone già nella stagione 2017, poi però non ce la feci perché la Fiorentina ebbe la meglio. Ci abbiamo riprovato, poi alla fine quest’anno ci siamo riusciti. Simeone è molto contento, lui è ’da Toro’. È una persona con una grinta e una determinazione incredibile. Per me è stata una gioia incredibile riuscire a prenderlo. Credo che abbia una grande voglia, speriamo possa essere per lui un anno speciale”.
L’arrivo del Cholito apre alla cessione di Sanabria, ma il tempo stringe. Il Toro ora si allenerà al Filadelfia in vista dell’esordio ufficiale: lunedì 18 agosto, alle 20.45, nei trentaduesimi di finale di Coppa Italia contro il Modena.