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Con una lettera inviata lunedì ai vertici della sanità piemontese, il Comune di Verbania ha ufficializzato la propria candidatura come sede del futuro ospedale del Verbano-Cusio-Ossola, progetto di cui si discute da anni. L’area individuata si trova al confine con Gravellona Toce, sulla sponda sinistra del fiume Toce: 98mila metri quadrati di terreni privati, a un chilometro dall’uscita autostradale e dalla stazione ferroviaria, e a soli 300 metri dallo svincolo della statale del Sempione.
Il dossier presentato, corredato da relazioni tecniche e valutazioni urbanistiche, intende dimostrare la superiorità di questa opzione rispetto alle altre ipotesi in campo, Domodossola e Piedimulera. “Sfido chiunque a trovare una migliore accessibilità in tutta la provincia” ha dichiarato il sindaco Giandomenico Albertella, sollecitando la Regione a prendere “una decisione non politica ma basata su criteri oggettivi”.
Secondo l’amministrazione verbanese, i tempi medi di percorrenza sarebbero inferiori rispetto alle alternative, con una popolazione residente sul lago Maggiore doppia rispetto a quella dell’Ossola e una presenza turistica dieci volte maggiore durante l’estate. Dal punto di vista urbanistico, i tecnici comunali hanno già espresso parere favorevole, con la sola condizione della realizzazione di un’opera di difesa spondale lunga circa un chilometro, stimata tra i 4 e i 5 milioni di euro.
Albertella ha infine chiesto alla Regione di garantire a Domodossola un adeguato presidio di servizi ospedalieri e assistenziali, oltre al mantenimento di strutture efficienti nella fase di transizione verso il nuovo ospedale.