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Momenti di alta tensione nella serata di ieri al carcere di Cuneo, dove due detenuti di origine nordafricana, ospitati nel reparto accoglienza, hanno minacciato atti di autolesionismo utilizzando oggetti contundenti e tentato di dare fuoco alla cella. L’intervento della polizia penitenziaria, richiamata in servizio straordinario e dotata di equipaggiamento antisommossa, ha scongiurato il peggio al termine di oltre due ore di caos. Nessuno è rimasto ferito.

«Una situazione oltre ogni limite» ha commentato Leo Beneduci, segretario generale dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp). Secondo il sindacalista, la struttura carceraria cuneese vive da troppo tempo in una condizione di abbandono, senza risposte adeguate né dall’amministrazione regionale né da quella centrale.

Beneduci ha sottolineato come il personale, ormai esausto e privo degli strumenti necessari, si trovi quotidianamente a fronteggiare una popolazione detenuta sempre più difficile da gestire. «Le istituzioni devono intervenire subito. Quello che accade a Cuneo non è più accettabile» ha ribadito.

L’Osapp ha quindi chiesto un intervento urgente al Ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per garantire condizioni minime di sicurezza all’interno dell’istituto, ma anche per riconoscere la professionalità e l’impegno degli agenti che, nonostante le difficoltà, continuano a svolgere il proprio lavoro con senso del dovere e spirito di servizio.

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