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Il piano si chiama “Torino cambia – spazi che uniscono”, il finanziamento è già arrivato e ammonta a 32 milioni di euro versati dalla fondazione Crt, il cronoprogramma prevede il via ai cantieri entro la fine dell’anno per una durata complessiva intorno ai 18 mesi, con l’obiettivo di completarli tutti entro la seconda metà del 2026. Torino dunque cambia ma come? In questo caso la trasformazione riguarda la parte di viabilità delle strade.
Si, perchè il progetto straordinario per la manutenzione delle strade torinesi ora ha una cornice definita, con l’approvazione da parte della giunta torinese delle opere esecutive. In sostanza, saranno 140 i cantieri articolati in cinque lotti per il rifacimento dell’asfalto e delle pavimentazioni di vie e corsi cittadini martoriati da buche e disagi vari.
Tutte le zone della città saranno interessate dai lavori. Dai quartiere centrali, con interventi in piazza Solferino, pizza Cavour, piazza Carlina, via San Massimo e via Santa Chiara, fino alle zone periferiche, con le grandi arterie di comunicazione come corso Regina Margherita, corso Lione, via Sansovino, corso Vercelli, corso Tassoni. Operai al lavoro anche in corso Sebastopoli, corso Orbassano o ancora corso Unione Sovietica.
Questi lavori non rigurderanno solo l’asfalto della città, ma anche la segnaletica stradale: circa 7 milioni dell’investimento complessivo verranno messi per interventi mirati di messa in sicurezza dei percorsi urbani e ad ulteriori interventi mirati di risanamento del suolo pubblico che saranno individuati sul territorio cittadino in accordo con le Circoscrizioni.