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L’Allianz Stadium si prepara a ospitare un big match dal sapore davvero speciale: Juve- Milan, con Massimiliano Allegri che torna da avversario nel tempio dove è stato protagonista assoluto  per otto stagioni. Un ritorno carico di emozioni, ma anche di contenuti tattici e di duelli in campo per una sfida che promette, almeno sulla carta, spettacolo. La Juventus di Igor Tudor arriva all’appuntamento con una certezza: l’imbattibilità stagionale. Ma dietro i numeri positivi ci sono ancora dei lavori in corso. Tra infortuni, rotazioni forzate e impegni ravvicinati tra campionato e Champions League, il tecnico  ha dovuto reinventare il tridente offensivo in quasi ogni partita. In sette gare ufficiali, Tudor ha proposto sei combinazioni diverse dal primo minuto. Solo il trio Yildiz–Conceiçao–David ha avuto una seconda chance, nelle prime due giornate. Da allora, il turnover ha coinvolto ben sette interpreti: David, Openda, Vlahovic, Adzic, Koopmeiners, Conceiçao e Yildiz. Il giovane turco è l’unico ad aver sempre trovato spazio dal primo minuto, diventando il punto fermo del reparto avanzato. Nel mosaico offensivo juventino manca ancora una tessera: Edon Zhegrova. Il kosovaro non ha ancora esordito da titolare, ma potrebbe essere la novità contro il Milan. Al momento la bilancia sarebbe più a favore di Dusan Vlahovic, con Yildiz e Conceiçao ai suoi lati, lo stesso trio visto al Bentegodi contro il Verona. I bianconeri si presentano con un buon rendimento in casa: due vittorie e un pareggio, sette gol segnati e quattro subiti. Il Milan, invece, dopo lo scivolone iniziale, ha infilato quattro successi consecutivi, due dei quali in trasferta senza subire reti. Cinque gol segnati fuori casa, con una media di 2,5 a partita, e una difesa che lontano da San Siro non ha ancora concesso nulla. Allegri ha costruito un meccanismo quasi perfetto, capace di colpire con regolarità e proteggere con efficacia. Due squadre diverse con un obiettivo solo: vincere! 

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