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Gli occhi lucidi, lo sguardo commosso. Quante emozioni per Massimiliano Allegri, tornato da avversario nello stesso stadio di cui è stato l’indiscusso protagonista per otto anni. E lui, quel tributo di affetto, se l’è preso tutto.  C’era grande attesa di vedere l’accoglienza che i tifosi della Juventus gli avrebbero riservato. E, all’annuncio da parte dello speaker, si sono alzati applausi e cori con i bianconeri che hanno abbracciato calorosamente l’allenatore dopo i tanti successi collezionati, cinque scudetti, cinque coppe Italia, due Supercoppe Italiane e due finali di Champions League. Tutto questo davanti agli occhi di John Elkann, presente in tribuna. Il campo intanto ha emesso il suo verdetto. Uno 0-0 che lascia rimpianti per tutti e che allunga a 5 i pareggi dei bianconeri tra campionato e Champions. E i giocatori della Juventus hanno anche incassato i primi fischi della stagione mentre Tudor non riesce a guarire dalla pareggite. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con poche emozioni e un atteggiamento prudente da parte di tutti . Ritmi contenuti ed equilibrio, possesso palla prolungato, ma sterile, da parte di entrambe le squadre, poche le incursioni pericolose. Poco a dire il vero, conseguenza dell’atteggiamento prudente sia della Juventus che del Milan. Occasioni per David, Gatti, Locatelli Rabiot e Gimenez. E Pulisic calcia alto il rigore dell’1-0 al 53’ graziando i padroni di casa.
"Era una gara difficile, dispiace: ci abbiamo provato ma non ci siamo riusciti, alla fine il pareggio ci sta": così il tecnico della Juventus, Igor Tudor nel post gara. "Non sono preoccupato, vedo uno spogliatoio unito, abbiamo sbagliato poche gare, ora pensiamo a cosa si può fare di meglio"- ha così concluso 

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