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La Juventus frena e l’attacco non decolla. Dopo un avvio brillante con tre vittorie consecutive , la squadra di Igor Tudor ha perso slancio: cinque pareggi consecutivi tra campionato e Champions League e tanti, troppi punti lasciati per strada. L’ultimo 0-0 contro il Milan ha confermato il momento di stand by offensivo, nonostante la difesa sia tornata solida come non accadeva da agosto. La rotazione tra i tre centravanti, che dovrebbe essere un punto di forza, si sta rivelando un problema o un limite: solo Dusan Vlahovic mantiene una media accettabile tra minuti giocati e gol segnati. Intanto, capitan Locatelli prova a tenere unito il gruppo: “ Contro il Milan è stata una partita intensa e difficile. Non è stato il risultato che volevamo, ma restiamo concentrati sul nostro percorso”, ha scritto sui social. Come se non bastasse, Tudor deve fare i conti con una rosa dimezzata: tredici giocatori sono partiti per gli impegni con le rispettive nazionali. Alla ripresa, la Juve affronterà un tour de force notevole e decisivo: sette partite in venti giorni tra Serie A e Champions League. In campionato, trasferte insidiose contro Como, Lazio e Cremonese, mentre allo Stadium arriveranno Udinese e Toro per il derby della Mole. In Europa, sfide cruciali contro Real Madrid al Bernabeu e Sporting Lisbona in casa. La stagione entra nel vivo e la Juventus è chiamata a dare risposte. Tudor cerca la svolta, prima che la “pareggite” diventi un problema cronico.

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