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Settimana di lavoro corta per la Juventus di Igor Tudor: il tecnico, infatti, ha concesso quattro giorni liberi ai calciatori non convocati dalle rispettive nazionali. I bianconeri si rivedranno alla Continassa lunedì prossimo, quando la squadra inizierà a proiettarsi verso la trasferta sul campo del Como fissata per domenica 19 alle 12.30. Intanto la società conferma la fiducia in Igor Tudor, nonostante i 5 pareggi consecutivi che hanno cominciato a far storcere il naso ad alcuni tifosi. Il tecnico croato ha conquistato lo spogliatoio, e questo viene considerato un fattore fondamentale, anche se la pausa per le nazionali deve essere il momento per ricalibrare il progetto e gli investimenti estivi devono iniziare a rendere. In questi giorni, intanto, sta girando il paragone sul rendimento tra Tudor e Thiago Motta anche se le differenze sono piuttosto evidenti. Il brasiliano parlava poco, mentre Tudor ha saputo creare un legame solido con i suoi giocatori fondato proprio sul dialogo. E poi c’è il DNA Juve che, si sa, conta molto e può fare la differenza: Tudor, con il suo passato da giocatore, lo incarna e lo trasmette mentre Motta sembrava invece più distaccato. E ancora, in campo, la Juve di Tudor ha gerarchie chiare, un capitano riconosciuto e un’identità tattica, seppur ancora in costruzione. Quindi, se da una parte i numeri possono avvicinare Tudor e Motta, le valutazioni sono differenti. La “pareggite” al momento non è vista come un fallimento, ma come una fase di transizione. E il club è convinto che il vero potenziale della squadra debba ancora emergere. La Juve attende il ritorno al top di Bremer, la crescita di Koopmeiners, la piena disponibilità di Zhegrova , la tenuta fisica di Conceiçao e i guizzi di David e Openda. Dopo otto formazioni diverse finora, l’obiettivo è ora dare continuità. Dal 19 ottobre, quando il campionato ripartirà da Como, si punterà su una base stabile con Jonathan David sempre più centrale anche per valorizzare l’investimento.