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È stabile il clima di fiducia delle aziende piemontesi. Dopo il rallentamento registrato a giugno, in autunno le imprese stanno dimostrando una buona solidità e capacità di tenuta, nonostante il perdurare della crisi in alcuni settori chiave come il tessile e il metalmeccanico e il rallentamento delle esportazioni verso i mercati tradizionali. È quanto emerge dall’indagine congiunturale realizzata a settembre dal Centro Studi dell’Unione Industriali Torino su un campione di oltre 1.200 aziende manifatturiere e dei servizi del sistema confindustriale piemontese.
“L’incertezza è la nuova normalità, ed in questo quadro le nostre imprese hanno imparato a gestire la propria attività oramai da qualche anno ” commenta Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali Torino.
La stabilità dei dati registrati da questa rilevazione - aggiunge - non deve quindi sorprendere. Abbiamo però davanti a noi mesi decisivi, nei quali dobbiamo definire quale sarà la traiettoria di sviluppo dell’industria italiana ed europea: al centro devono esserci innovazione e industria, conclude il presidente di Unione Industriali.
Focalizzandosi su Torino, il clima di fiducia è ancora prevalentemente positivo, con indicatori sopra lo zero per produzione (+6%, praticamente invariato rispetto a giugno), ordini che registrano un +5,6% in crescita di 0,4 punti) e occupazione (+8,4%, in calo di 1,5 punti).
Uno dei tasti dolenti resta il ricorso alla cassa integrazione, attivata dall’11,2% dei partecipanti all’indagine, percentuale che cresce nel manifatturiero, dove raggiunge il 15,3% (+1,2 punti percentuali rispetto alla rilevazione di giugno).
“Il quadro geopolitico influenza indiscutibilmente le previsioni delle nostre imprese, che comunque non rallentano la presa e prevedono un indice di utilizzo impianti elevato, grazie a nuovi investimenti e occupazione stabile commenta Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.
Per quanto riguarda i settori manifatturieri, a soffrire è soprattutto il comparto metalmeccanico parliamo specialmente di automotive e metallurgia. Positive le attese per il comparto cartario-grafico, alimentare, e dell’edilizia.

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