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Manifestazioni a Torino. Nelle scorse ore la polizia di Torino ha eseguito dieci misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati. Sono state inoltre eseguite 13 perquisizioni domiciliari nei confronti di persone denunciate a vario titolo per i reati di blocco stradale e ferroviario, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio e violazione di domicilio nel corso delle recenti manifestazioni pro Palestina. In merito alle misure cautelari e alle denunce per antagonisti protagonisti di violenze a Torino si è espressa la vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino: “Massima gratitudine alle Forze dell’Ordine che, con professionalità e coraggio, garantiscono l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Chi sceglie la violenza non difende alcuna causa ma la tradisce, trasformando le piazze in teatri di odio e intimidazione. È grazie al lavoro instancabile degli uomini e delle donne in divisa se chi manifesta pacificamente può farlo in sicurezza e nel pieno rispetto della legalità. Nessuna tolleranza verso chi confonde la protesta con il vandalismo: la violenza non ha e non avrà mai cittadinanza. Compito delle istituzioni è sostenere sempre le Forze dell’Ordine, che sono presidio di democrazia e garanzia di libertà. Noi sappiamo da che parte stare: dalla parte della legalità” ha concluso la vicepresidente.
Il coordinamento Torino per Gaza fa sapere che si sta organizzando per dare una risposta nelle "prossime ore" alle perquisizioni e alle misure cautelari notificate dalla questura. Lo ha annunciato uno dei portavoce del coordinamento attraverso la radio di movimento Onda d’Urto. "Gli agenti della Digos si sono presentati fuori dalle case di diversi studenti e studentesse, circa una dozzina, per eseguire delle perquisizioni e anche poi dare delle misure cautelari. Queste perquisizioni arrivano per i fatti delle settimane scorse, nello specifico i blocchi che sono stati fatti a entrambe le stazioni di Torino per più volte e anche all’aeroporto di Caselle", ha raccontato il portavoce di Torino per Gaza ai microfoni di Radio Onda d’Urto. "Nei fascicoli - spiega - si legge di come questi studenti, per lo più quasi tutti sotto i 30 anni, abbiano partecipato attivamente a questi blocchi, insieme ad altre centinaia di persone". Il portavoce afferma che durante le perquisizioni sono stati sequestrati indumenti e telefonini. Torino per Gaza sottolinea come l’operazione della questura torinese arrivi dopo tre settimane di mobilitazioni di massa. "Nelle prossime ore si organizzerà qualcosa e verrà data una risposta necessaria, anche per ribadire il nostro supporto alla causa palestinese" ha aggiunto il portavoce
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