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La polizia di Torino ha messo fine a una scia di rapine che aveva seminato paura in diversi quartieri del capoluogo piemontese. In manette sono finiti due uomini residenti nel Biellese: un 29enne di origini maghrebine e un 34enne marocchino, accusati di aver messo a segno, tra il 30 agosto e il 18 settembre scorsi, una serie di colpi in supermercati, una farmacia e una gioielleria, per un bottino complessivo di oltre 47mila euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Torino e condotte dalla Squadra Mobile, hanno permesso di ricostruire con precisione le modalità delle rapine. I due agivano con particolare violenza e senza esitazioni: in un supermercato del quartiere Parella uno dei malviventi avrebbe minacciato il cassiere con un coccio di bottiglia, mentre in altri due episodi – tra cui quello ai danni di una farmacia in zona Pozzo Strada – sarebbero stati armati di coltello.

Il colpo più audace, secondo gli investigatori, sarebbe avvenuto in una gioielleria di corso Francia, dove i rapinatori hanno sfondato la vetrina con un martello portando via tre orologi di lusso. Quando un dipendente ha tentato di reagire, uno dei due avrebbe simulato di estrarre un’arma per costringerlo a indietreggiare.

Determinante per l’identificazione dei sospettati è stata l’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti all’interno e nei pressi degli esercizi presi di mira. Gli agenti hanno rintracciato i due uomini in un giardino pubblico a Biella, dove sono stati bloccati dopo un breve appostamento.

Le successive perquisizioni nelle loro abitazioni hanno portato al sequestro di indumenti compatibili con quelli indossati durante i colpi. Il fermo è stato convalidato dall’autorità giudiziaria e per entrambi è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

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