Condividi:
Sono ipotizzati i reati di maltrattamenti, violenza privata e sequestro di persona nell’inchiesta sulla cooperativa sociale Per Mano di Cuneo, che ha portato nei giorni scorsi all’arresto della direttrice della struttura Emanuela Bernardis e della coordinatrice Marilena Cescon, cui si aggiungono 4 arresti domiciliari e 11 divieti di avvicinamento. Gli indagati sono in totale 21, 4 restano a piede libero. "Abbiamo potuto vedere registrazioni aberranti" afferma il colonnello Marco Piras, comandante provinciale dei carabinieri. "Gli ospiti erano in condizioni psicofisiche di assoluto disagio" aggiunge il procuratore capo Onelio Dodero. Un’ipotesi di reato al vaglio degli inquirenti per l’inchiesta sulla cooperativa sociale riguarda anche la frode nelle pubbliche forniture. L’Asl Cuneo 1, ad esempio, ha pagato 1,4 milioni di euro solo nel periodo compreso tra il 2024 (l’indagine è partita a dicembre) e il giugno scorso. "Abbiamo aggiunto di conseguenza la responsabilità amministrativa della cooperativa" spiega il procuratore capo Onelio Dodero, che sottolinea come "si evidenzi anche un problema fortemente economico della struttura, malgrado i compensi ricevuti dagli enti pubblici". Bernardis e Cescon, già oggetto di una precedente indagine per maltrattamenti per fatti accaduti tra il 2014 e il 2019, sono state rinviate a giudizio in quel filone insieme a dieci tra infermieri, oss, psicologi ed educatori. Si parla, secondo quanto ha spiegato il procuratore, di "un turnover eccessivo di personale assolutamente non qualificato e non idoneo", soggetti non abilitati che in alcuni casi somministravano farmaci ai ragazzi - 18 in tutto, alcuni minorenni - purché stessero "tranquilli". Nelle stanze materassi bagnati di urina che non venivano cambiati, negli ambienti comuni l’incapacità di fornire "un adeguato servizio mensa". La cooperativa è stata commissariata, con il sequestro preventivo anche della casa famiglia "Con Noi" e del nucleo residenziale "Stella Alpina", tutti facenti capo alla "Per Mano".
Tag: