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Quattro evasioni si sono verificate dalla casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino tra il 23 ottobre e oggi. Tre dei detenuti coinvolti erano ammessi al lavoro esterno secondo l’articolo 21 dell’Ordinamento penitenziario, mentre uno si trovava in regime di semilibertà, come reso noto dall’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp).

Tra gli evasi, il detenuto in semilibertà si è ricostituito il 26 ottobre, mentre un altro è stato rintracciato ieri presso l’abitazione della fidanzata. Due dei detenuti rimangono tuttora irreperibili. Il sindacato ha commentato l’accaduto definendo la situazione «un baratro gestionale e operativo che mette a rischio la sicurezza dei cittadini, l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria e la credibilità dell’Amministrazione Penitenziaria».

Secondo l’Osapp, l’istituto torinese e l’intero distretto Piemonte-Valle d’Aosta presentano gravi criticità organizzative e gestionali. Il segretario generale Leo Beneduci ha sollecitato il ministro della Giustizia Carlo Nordio a disporre «un’immediata ispezione ministeriale per verificare le condizioni interne del carcere e del sistema penitenziario regionale».

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