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La Juventus affronta stasera uno dei crocevia più delicati della sua stagione europea. La trasferta in Norvegia contro il Bodo Glimt è un passaggio obbligato: per restare in corsa nella fase a gironi di Champions League, servono i tre punti, da qui non si scappa. E Spalletti lo sa molto bene. Il match, in programma alle 21 all’Aspmyra Stadion, si preannuncia tutt’altro che semplice, complice un avversario ostico e condizioni ambientali estreme. Clima artico e campo sintetico: doppia insidia. A Bodo, città situata oltre il circolo polare artico, il freddo pungente e l’umidità superiore all’80% saranno protagonisti tanto quanto le due squadre. Luciano Spalletti, tecnico bianconero con un passato allo Zenit San Pietroburgo, non ha nascosto le difficoltà: “Ho avvertito i ragazzi: sarà più dura di quanto immaginano. Il freddo, il vento, l’aria tagliente… tutto inciderà. Ma dobbiamo adattarci” - le sue parole nella conferenza stampa della vigilia. Oltre al clima, anche il terreno di gioco rappresenta un ostacolo: il sintetico dell’Aspmyra altera i rimbalzi e richiede un approccio diverso. “Ci penalizzerà, ma non è la prima volta che affrontiamo situazioni complicate. E spesso, superandole, abbiamo raccolto grandi soddisfazioni”, ha aggiunto Spalletti. Oltre a tutte queste condizioni l’ex ct della Nazionale si trova ad affrontare il Bodo Glimt con una situazione di emergenza in difesa. Le brutte notizie arrivano anche dall’infermeria. Dopo Rugani, già assente a Firenze, si è fermato Gatti per un’influenza. Il reparto arretrato sarà quindi affidato al trio Kalulu-Kelly-Koopmeiners, già collaudato nella sfida contro la Fiorentina. Tra i pali confermato Di Gregorio. In mezzo al campo, Spalletti può contare su più opzioni. Conceicao sembra aver superato McKennie nelle gerarchie, offrendo una soluzione più offensiva. Sulla trequarti resta da sciogliere il nodo dei titolari, con David e Openda in lizza per una maglia. Vlahovic potrebbe partire dalla panchina così come Yildiz. 
Vincere a Bodo non sarà semplice, ma è l’unica strada per tenere vivo il sogno europeo.

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