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Perché la raccolta è il tallone d’Achille dei locali food
I rifiuti non arrivano mai tutti insieme: si generano in continuazione, in più punti e con ritmi diversi. Ci sono scarti della preparazione, cartoni delle forniture, vetro, umido, plastica–metallo degli imballaggi.
Se lo spazio apposito è improvvisato, tutto si accumula, invade le zone operative e costringe il personale a continui “viaggi di emergenza” fuori dal locale. Il problema è anche percettivo: basta una busta fuori posto per dare l’idea di trascuratezza.
Per questo la raccolta è uno dei talloni d’Achille: è costante, inevitabile e richiede un sistema, non una toppa.
Errori più comuni nella gestione dei bidoni
Il primo errore è relegare i rifiuti in un angolo qualunque, spesso in fondo a un corridoio stretto o vicino a zone operative sensibili.
Altri errori frequenti includono: contenitori troppo piccoli rispetto ai volumi reali, materiali non consoni a gestire odori e liquidi, bidoni senza ruote o difficili da estrarre, percorsi tortuosi tra produzione e raccolta e una generale mancanza di aerazione o di pavimentazioni facilmente pulibili.
Il risultato è lo stesso: il personale perde tempo, si accumula disordine e la gestione quotidiana si trasforma in una rincorsa continua a ciò che “avanza”.
Come integrare i rifiuti senza compromessi estetici
Progettare lo spazio rifiuti non significa accettare il disordine, ma prevederlo per evitarlo. La tattica è integrare i contenitori, non nasconderli alla cieca.
Alcune soluzioni efficaci includono:
• moduli dedicati con ante a chiusura rapida, capaci di isolare visivamente e olfattivamente i bidoni;
• cassetti estraibili con secchi interni, utili nelle zone più ridotte;
• pareti attrezzate che possono ospitare più tipologie di raccolta mantenendo una coerenza estetica;
• percorsi lineari tra produzione e area rifiuti, evitando incroci con clienti o fornitori;
• superfici lavabili e ben illuminate, che facilitano la pulizia e riducono il rischio di odori.
Integrare significa fornire di uno spazio e una logica ciò che altrimenti “straborda”.
Benefici di un sistema ben progettato
Un sistema rifiuti progettato con intelligenza è più igienico, sostenibile, veloce e efficiente. Riduce gli spostamenti inutili, evita accumuli, migliora l’esperienza del personale e, indirettamente, quella del cliente.
Un locale ordinato dietro le quinte trasmette la stessa cura anche davanti al banco. E permette di rispettare la raccolta differenziata senza stress, perché ogni passaggio è chiaro e semplice.
Quando i rifiuti hanno un posto pensato, tutto il resto lavora meglio.
Progettazione operativa e responsabilità ambientale
Integrare gli spazi destinati ai rifiuti non è soltanto una questione funzionale: è un gesto di responsabilità verso ambiente, personale e comunità urbana. Nei centri città, dove la raccolta è frammentata e i ritmi sono serrati, un sistema pensato riduce sprechi, migliora la differenziata e limita l’impatto logistico quotidiano. È un approccio che unisce efficienza e sostenibilità, due dimensioni ormai inseparabili nel settore food. Resta da chiedersi quanto questa sensibilità influenzerà le future scelte progettuali dei locali italiani.
La sostenibilità inizia dagli spazi di servizio
Progettare un locale efficiente significa partire da ciò che non si vede: flussi, percorsi, gestione dei rifiuti. È lì che si gioca la reale qualità quotidiana.
Dare un ordine a ciò che solitamente crea disordine significa rendere più facile, più pulita e più coerente ogni azione operativa.
Vuoi meno caos nella gestione quotidiana? Riparti dai rifiuti.
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