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Corsa alla Champions, lotta da brividi. Tutto in 180 minuti. Lazio e Juventus impattano sull’1-1 rimanendo entrambe a pari punti al quarto posto in classifica. Un pareggio che serve a poco ad entrambe, ma che mantiene tutte e due ancora in corsa per la Champions favorendo, calendario alla mano, i bianconeri di Tudor al quale non riesce la vendetta, assaporata fino all’ultimo grazie al gol di testa di Kolo Muani, ma negata dal tap-in di Vecino a tempo ormai praticamente scaduto. Le due squadre sono ora quarte in classifica con 64 punti a due giornate dalla fine. Se il primo tempo regala poco o nulla la ripresa è subito intensa. Tudor inserisce Conceicao per Nico Gonzalez cercando di dare più vivacità all’attacco. E bastano 6 minuti per il guizzo di McKennie che se ne va sulla sinistra, crossa in area e trova Kolo Muani, lasciato troppo libero dalla difesa laziale, che può colpire di testa regalando ai bianconeri il vantaggio.  Ma la vera svolta, per la Lazio, arriva dalla follia di Kalulu che, sul pressing di Castellanos, rifila una manata all’attaccante laziale, espulso e salta la prossima. Quando la vendetta di Tudor è ormai pronta per essere servita, però, ecco che Vecino trova il guizzo giusto scaraventando in rete la respinta di Di Gregorio che lascia tutto invariato e rimanda la lotta Champions alle ultime due giornate. "Prendiamo questo punto e andiamo avanti, abbiamo un obiettivo davanti e i ragazzi hanno dato tutto, viste anche le problematiche che abbiamo"- il commento a caldo dell’allenatore. Andiamo avanti con la fiducia per le ultime due gare", mentre sull’espulsione di Kalulu ammette che "dispiace perché sono due gare che la Juve gioca con un giocatore in meno. Il ragazzo è dispiaciuto. C’è rammarico perché c’è mancato un minuto per portare a casa i tre punti. Noi ci siamo, ci sono anche gli altri vicini ma penso che abbiamo dimostrato di avere una mentalità da grande squadra", ha così concluso fiducioso il tecnico bianconero. 

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