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La linea Torino-Ceres aprirà completamente al servizio passeggeri a settembre 2026. L’annuncio dell’assessore ai Trasporti della Regione , Marco Gabusi, a margine della riunione tra i rappresentanti di Regione, Rfi, Trenitalia e i sindaci dei comuni della tratta Torino-Ceres per fare il punto sullo stato dei lavori e sul crono-programma dei prossimi mesi. "Una data certa, non una promessa: dopo anni in cui questo traguardo sembrava un miraggio”, ha commentato Gabusi. Sulla linea si stanno investendo oltre 80 milioni di euro di fondi Pnrr per realizzare interventi infrastrutturali e tecnologici, come l’installazione del Sistema Controllo Marcia Treno, compreso l’adeguamento per la riapertura da Germagnano a Ceres. Nei prossimi mesi si procederà inoltre con attività di ammodernamento tecnologico e di allestimento delle stazioni. In linea con i tempi dei fondi Pnrr, i lavori si concluderanno entro giugno 2026.
Le perplessità non mancano da parte dei sedici sindaci dei Comuni delle valli di Lanzo che hanno partecipato alla riunione in Regione. Durante il confronto Rfi ha comunicato la necessità di una nuova interruzione della linea dal 24 gennaio al 3 febbraio, con sospensione del servizio nel tratto Torino Rebaudengo-Germagnano, che proseguirà nel solo tratto dall’aeroporto di Caselle a Germagnano dal 4 al 22 febbraio 2026.
"Siamo stati sorpresi da questa nuova chiusura del servizio, consapevoli dei significativi disagi che ricadranno sui nostri territori, sui pendolari, sui lavoratori e soprattutto sugli studenti - spiegano i primi cittadini in una nota congiunta - abbiamo chiesto di programmare i lavori durante la pausa natalizia ma ci è stato risposto che il cronoprogramma non consente interventi a dicembre. Abbiamo quindi chiesto che almeno i servizi sostitutivi siano adeguati al reale volume di traffico". Gli amministratori, da sempre sostenitori della linea Torino-Ceres, hanno sottolineato che questi continui stop "rischiano di penalizzare gravemente il servizio, minando la fiducia dei cittadini e creando disagi evitabili ai pendolari".