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Un drone utilizzato per introdurre materiale vietato nella casa di reclusione di Saluzzo, in provincia di Cuneo, ha fatto scattare nei giorni scorsi una serie di controlli straordinari da parte della polizia penitenziaria. Il 2 dicembre, su disposizione della direzione dell’istituto, è stata effettuata una perquisizione ordinaria con il supporto delle unità cinofile, che ha portato al ritrovamento di uno smartphone con scheda Sim e relativi accessori, nascosti nella saletta comune della struttura.

Il sindacato Osapp ha richiesto il riconoscimento di una ricompensa per gli agenti coinvolti nell’operazione. Il segretario generale Leo Beneduci ha sottolineato come le carceri italiane, ormai alle prese con gravi difficoltà organizzative, si mantengano operative principalmente grazie al sacrificio del personale penitenziario, sempre più ridotto numericamente, e spesso trascurato dalle istituzioni.

Secondo l’Osapp, l’episodio evidenzia l’urgenza di dotare gli agenti di strumenti e risorse adeguati per garantire la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari, in un contesto caratterizzato da crescenti criticità operative.

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