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Il ponte del 2 giugno ha portato un’ondata di turisti in Piemonte, con numeri da record soprattutto a Torino e nei suoi principali poli culturali. Il Museo Egizio ha guidato la classifica con ben 17.837 visitatori, seguito dai Musei Reali, che hanno staccato 13.242 biglietti. Sul gradino più basso del podio la Reggia di Venaria, con 10.837 presenze, attratte in particolare dagli affascinanti giardini.

Anche il Museo Nazionale del Cinema e la Mole Antonelliana hanno fatto registrare ottimi risultati, con un totale di 10 mila ingressi e una media giornaliera superiore alle 3 mila persone. Buoni i numeri anche per la Fondazione Torino Musei, che ha accolto 7.398 turisti: 1.814 alla GAM, 1.471 al MAO e 4.113 a Palazzo Madama. Interesse anche per la mostra “Henri Cartier-Bresson e l’Italia” allestita da Camera, che ha attirato 3 mila visitatori.

“Torino si conferma una città della cultura – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Marina Chiarelli – lo dimostra l’alto numero di presenze registrate in questi giorni. Come Regione continueremo a sostenere il settore, sia con risorse economiche, sia attraverso il dialogo costante con gli operatori, come stiamo facendo nella definizione del Programma Triennale Cultura 2025-2027. L’offerta culturale ed enogastronomica della città è un elemento distintivo che coinvolge i turisti e li spinge a tornare. Il comparto culturale resta un motore essenziale per la crescita sociale ed economica del territorio”.

Anche i laghi piemontesi hanno registrato risultati positivi, nonostante le condizioni meteo non ideali. Le strutture ricettive hanno mantenuto un tasso di occupazione simile a quello dello scorso anno. Oltre ai turisti italiani, molti arrivi sono stati registrati dalla Svizzera, grazie alle festività dell’Ascensione e della prossima Pentecoste.

“I laghi del Piemonte – ha aggiunto Chiarelli – sono una meta di grande fascino, capaci di attirare visitatori da ogni parte del mondo. Dopo l’area torinese, rappresentano la seconda destinazione più richiesta della regione. Il nostro impegno è rivolto anche alla destagionalizzazione dell’offerta, per promuovere esperienze e itinerari oltre i mesi estivi”.

Il ponte del 2 giugno ha dunque confermato la vitalità del Piemonte come meta culturale e naturalistica, con numeri che fanno ben sperare per l’intera stagione turistica.

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