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Si chiamava Vladimir Acristini, aveva 56 anni ed era un operaio di origine moldava. Era morto a Torino a novembre del 2023 e quando la sua famiglia era arrivata per portare il corpo a casa per il funerale, la salma non era più disponibile. A causa di un errore era stato scambiato per quello di un italiano ed era già stato cremato e le ceneri disperse. I figli ora chiedono un risarcimento. A riportare la notizia sono i quotidiani La Stampa e Repubblica. Già all’epoca dei fatti i parenti avevano sporto denuncia "per distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere", poi il caso era stato archiviato. Era emerso che le due addette all’obitorio, a cui era stata inflitta una sanzione disciplinare, si erano accorte dell’errore poco dopo e che l’avevano segnalato, tra le lacrime, senza potere però tornare indietro e rimediare. I figli del 56enne defunto, ora chiedono il rimborso delle spese già sostenute per il funerale del loro caro: 7.800 euro, più il danno morale. 

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