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In Piemonte c’è dal 2004 programma per tutelare la popolazione più a rischio dalle ondate di calore e nel 2025 rimarrà attivo fino al 20 settembre. Il progetto è promosso dalla Regione Piemonte con la collaborazione dell’Arpa (Agenzia regionale protezione ambiente), Asl e Medici di medicina generale, con l’obiettivo di proteggere proprio i soggetti più a rischio nei mesi estivi.
Il piano è rivolto alle persone di età superiore a 75 anni e prevede quattro diversi livelli di rischio individuati dal bollettino Hhwws, il Sistema nazionale di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute.
È noto infatti che condizioni meteorologiche estreme che si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione e possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione possa provocare disagi alla salute. Si va da crampi, svenimenti, edemi a congestione, colpo di calore, disidratazione. Oltre all’eventuale aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.
Sulla base dei dati climatici raccolti dall’Arpa attraverso il sistema di sorveglianza e allarme, il sistema sanitario regionale attiva interventi concreti: crea percorsi dedicati e prioritari per l’accesso ai pronto soccorsi dei soggetti anziani e fragili, promuove l’attività di prevenzione a livello territoriale, con l’obiettivo di ridurre la mortalità tra la popolazione anziana, particolarmente vulnerabile in condizioni di emergenza stagionale, aumenta i controlli sulla protezione dei lavoratori.