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Un quarantaduenne del Ciad, Hamid Abdallahm, investito da un tram a Torino nel 2024, ha perso la mano destra. Ora, grazie a una protesi bionica applicata dall’Officina Ortopedica Maria Adelaide, è pronto a ricominciare. "Questa protesi - spiega Roberto Ariagno, direttore dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide - costa 25mila euro, di cui il 70% è stato coperto dalla Asl e il 30% da noi. Abbiamo voluto aiutare Hamid perché rappresenta un esempio di resilienza e perché vogliamo dimostrare che una protesi all’avanguardia può aiutare una persona a reinserirsi socialmente, facilitandone il ritorno al lavoro".

L’uomo, 42 anni, ha iniziato il suo viaggio verso una nuova vita nel 2007, quando ha attraversato il deserto affrontando una traversata difficile che l’ha portato prima a Lampedusa e poi a Brindisi. Nel 2009 si trasferisce in Piemonte, dove lavora come mediatore culturale a Sommariva del Bosco (Cuneo). Dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana, si sposta in Inghilterra, ma rientra in Italia allo scoppio della pandemia, per stare vicino alla moglie e alla figlia. Lavora a Torino nel Cpr di Corso Brunelleschi fino alla chiusura della struttura, poi si impiega come giardiniere in una cooperativa. Tutto cambia il 14 settembre 2024.

"Quella sera ero in Corso San Maurizio - ricorda Hamid Abdallahm - e all’improvviso mi sono ritrovato sotto il tram 16. Ricordo pochissimo, tranne il momento in cui mi sono risvegliato al Cto e ho capito di non avere più la mano". All’inizio del 2025 l’uomo si rivolge all’Officina Ortopedica Maria Adelaide, centro specializzato nella realizzazione di dispositivi protesici ad alta tecnologia. Qui gli viene applicata la mano bionica Zeus, che offre 12 schemi di presa personalizzabili. La protesi è gestibile tramite una applicazione che permette di regolare le funzioni in base alle proprie esigenze. 

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