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Nuove aggressioni nel carcere di Torino durante gli scorsi giorni, nella giornata di ieri il sindacato dell’Osapp ha segnalato "l’inarrestabile trend delle aggressioni" nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino: "in 48 ore due nuovi episodi, 28 agenti feriti da inizio anno". "Tra ieri e oggi - sottolinea il sindacato della Polizia penitenziaria - si sono registrate due nuove aggressioni in danno di appartenenti al corpo, che portano a 19 il totale delle aggressioni avvenute nel 2025 e a 28 il numero complessivo degli agenti feriti". Il primo episodio è avvenuto ieri presso il Padiglione C, dove un detenuto straniero "ha preteso con veemenza di uscire dalla sezione e di fronte al legittimo rifiuto del poliziotto penitenziario ha reagito spingendo con forza il cancello contro l’agente, procurandogli lesioni al braccio con prognosi di tre giorni". Oggi invece presso l’undicesima sezione del Padiglione B un altro detenuto straniero ha dato fuoco alla propria cella.
L’assistente, intervenuto con estintore per prestare i primi soccorsi e mettere in sicurezza l’ambiente, "è stato aggredito alle spalle con il manico di un bastone, riportando ferite tali da rendere necessario il ricovero al pronto soccorso", dal quale è uscito con una prognosi di cinque giorni. "Il carcere di Torino, come molte altre strutture penitenziarie italiane - sostiene il segretario generale Osapp Leo Beneduci - è ormai una polveriera incontrollata e pericolosa. Non è più un luogo di rieducazione, ma un ambiente criminogeno dove la violenza dei detenuti si abbatte sistematicamente su poliziotti penitenziari lasciati soli, inermi, abbandonati dall’amministrazione e da una politica incapace di comprendere e affrontare con serietà l’emergenza. Servono interventi immediati: il ministro Carlo Nordio venga di persona a constatare la realtà in cui i nostri agenti sono costretti a operare".