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La Juventus  crolla contro il Manchester City nell’ultima giornata del gruppo G al Mondiale per Club. Al Camping World Stadium di Orlando, gli uomini di Guardiola si impongono per 5-2 conquistando il primo posto nel girone a punteggio pieno. I bianconeri, già qualificati agli ottavi, restano fermi a quota sei punti e chiudono secondi, rischiando un incrocio pericoloso contro il Real Madrid nella fase a eliminazione diretta.Doku sblocca la gara al 9’ con un preciso diagonale. Pronta la risposta juventina: all’11’ Koopmeiners sfrutta un clamoroso errore di Ederson e pareggia. Ma al 26’, il City torna avanti grazie a un’autorete  di Kalulu su cross di Savinho. Nella ripresa, Guardiola inserisce Haaland e Foden ed è proprio la loro qualità a fare la differenza: due reti ravvicinate portano il punteggio sul 4-1. Al 75’, Savinho cala il pokerissimo con un gol  da fuori area. A salvare l’onore bianconero ci pensa Vlahovic all’84’ su splendido assist di Yildiz. Nonostante la qualificazione, il ko di Orlando segna una battuta d’arresto e fa emergere una fragilità difensiva su cui  Tudor dovrà lavorare, oltre che sull’assetto tattico e la tenuta mentale. "Complimenti al City, è un brutto risultato, non ci piace, il commento a caldo del tecnico croato. Hanno una qualità enorme nel gioco e nella pericolosità. Noi volevamo andare in avanti, ma non riuscivamo a rubare palla.  Dovevamo far riposare qualcuno e far giocare altri ed è stata una partita così"."Se devo dire qualcosa ai miei o a me stesso, da consolare, non ho nulla da dire, ha proseguito Tudor.  Ai miei non dirò di guardarsela di nuovo, perché l’hanno vissuta dal vivo. Si deve dimenticare in fretta perché il torneo continua. Perdere prendendo 5 gol non è bello.  Abbiamo pagato tutto, dovevamo essere perfetti e non lo siamo stati. Loro hanno giocatori molto più forti di noi, arrivano e spendono 100 milioni. Dovevano esserci tante condizioni messe insieme che invece non sono arrivate. Adesso  c’è un’altra gara, ci riposiamo e andiamo avanti", ha così concluso Igor Tudor. 

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