Condividi:
A funzionare meglio sembrano essere i centri più piccoli. In Piemonte, tra gli ospedali più efficienti secondo il report di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) figura quello di Savigliano nel Cuneese. Uno degli unici due ospedali in Italia, insieme a quello di Mestre, e l’unico in Piemonte ad aver raggiunto la massima valutazione in tutte le aree cliniche considerate, tra cui chirurgia, oncologia, nefrologia, gravidanza e parto e ambito cardiocircolatorio.
L’agenzia ha presentato il report nazionale al ministero della Salute. Sono ben 9 in Piemonte le strutture sottoposte a controllo. La maggior parte sono ospedali di torino, tra cui il Maria Vittoria, poi il Martini, ma compaiono anche Pinerolo, Verduno e Mondovì. Il Programma prende in considerazione 218 indicatori, fotografando 1.117 strutture di ricovero, sia pubbliche, sia private convenzionate. Da qui un elenco, che l’agenzia sottolinea di non voler definire classifica, ma che comprende i 15 migliori ospedali italiani. Si tratta di strutture valutate su almeno 6 aree e con livello alto/molto alto in tutti i settori considerati. Lo studio, che ancora una volta premia il Nord e boccia il Sud, scatta una fotografia che comprende anche altri istituti piemontesi.
Nella chirurgia oncologica fra le 51 strutture che hanno raggiunto un livello molto alto e fra le 38 valutate almeno su 4 indicatori ci sono l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo e l’ospedale di Verduno. Nella gravidanza-parto, fra le 53 strutture che hanno raggiunto un livello molto alto c’è di nuovo Cuneo. Nella osteomuscolare: Verduno, Mondovì e Cuneo.
«Il Piano - sottolineano Cirio e Riboldi - non è una classifica fine a se stessa, ma uno strumento fondamentale per migliorare la sanità: orienta le scelte, riduce le disuguaglianze, rafforza la programmazione regionale e valorizza i professionisti che lavorano bene». «Desidero ringraziare - dichiara Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl Cn1 - tutto il personale per averci consentito, con la professionalità e l’impegno che lo contraddistingue, di raggiungere un risultato di eccellenza di cui dobbiamo andare fieri».
