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Durante una perquisizione all’interno della casa circondariale di Biella, alcuni telefoni cellulari sono stati rinvenuti dal personale della polizia penitenziaria. A darne notizia è il sindacato Sinappe, che sottolinea come l’operazione sia stata condotta con grande attenzione e professionalità.
Il ritrovamento conferma la costante vigilanza degli agenti e il loro impegno nel contrastare l’introduzione illecita di oggetti non consentiti all’interno delle strutture detentive. La presenza di dispositivi mobili in carcere rappresenta infatti un rischio per la sicurezza e l’ordine interno, rendendo ancora più importante il lavoro svolto dagli operatori.
Il segretario nazionale del Sinappe, Raffaele Tuttolomondo, insieme al segretario generale Roberto Santini, ha espresso soddisfazione per l’esito del controllo e ha auspicato che l’impegno degli agenti venga adeguatamente riconosciuto. “Ci auguriamo – dichiarano – che tanto l’Amministrazione locale quanto quella regionale valorizzino il lavoro svolto premiando e ricompensando il personale per il servizio eccellente reso”.
L’episodio conferma la necessità di rafforzare i controlli e il supporto al personale penitenziario, chiamato quotidianamente ad affrontare situazioni complesse all’interno delle carceri italiane.