Condividi:
Nel corso di un anno segnato da una contrazione del potere d’acquisto, le famiglie piemontesi hanno comunque aumentato, seppur leggermente, i loro consumi per i beni durevoli. Secondo il report annuale dell’Osservatorio Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, la spesa complessiva per auto, elettrodomestici, mobili, dispositivi tecnologici e altri beni durevoli ha toccato quota 6,74 miliardi di euro, con una crescita del +3,6% rispetto all’anno precedente. Un incremento inferiore alla media nazionale (+4,5%) e a quello registrato nel Nord-Ovest, che relega il Piemonte al 17° posto su 20 regioni italiane.
A guidare questo modesto incremento è stato soprattutto il settore della mobilità, come spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic: “Il comparto trainante è stato quello degli autoveicoli, in particolare l’usato, cresciuto del +10,6%, un dato leggermente superiore alla media nazionale. In salita anche gli acquisti di moto e di auto nuove, anche se per queste ultime la crescita in Piemonte è stata inferiore rispetto ad altre aree del Paese, soprattutto a causa della contrazione registrata a Torino (-2,6%)”.
Nel dettaglio, i piemontesi hanno speso 2,21 miliardi di euro per le auto usate, 1,58 miliardi per le nuove (+2,3%) e 190 milioni per motocicli (+6,6%). Gli elettrodomestici chiudono il 2024 con un +2,7% per un valore di 443 milioni, ma gli altri segmenti domestici mostrano un calo: mobili a -0,9% (1,51 miliardi), information technology a -2,3% (168 milioni), telefonia a -2,6% (527 milioni) e elettronica di consumo a -4,8% (104 milioni).
In media, ogni famiglia piemontese ha speso 3.334 euro per beni durevoli, circa 390 euro in più rispetto alla media nazionale (2.946 euro). A livello provinciale, si distingue Biella, che con 3.806 euro per famiglia si posiziona al secondo posto in Italia, preceduta soltanto da Modena. In fondo alla classifica regionale c’è Torino, con 3.210 euro, il valore più basso tra le province piemontesi.