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Una grave morìa di bestiame ha colpito un alpeggio nel territorio comunale di Oncino, in alta Valle Po, dove tra venerdì e domenica sono morti 47 capi, tra vacche adulte e vitelli, tutti appartenenti a una mandria di razza Piemontese. Altri animali dello stesso gruppo mostrano sintomi preoccupanti, compatibili con una possibile patologia in corso.
L’allarme è stato lanciato dall’allevatore, un imprenditore agricolo del Saluzzese, che ha immediatamente informato i servizi veterinari dell’Asl competente e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, oltre a sporgere denuncia contro ignoti presso i carabinieri forestali.
Le cause della morìa non sono ancora state chiarite. Sono in corso approfonditi esami clinici e analisi di laboratorio sia sulle carcasse degli animali deceduti che su quelli ancora vivi ma sintomatici. Tra le ipotesi attualmente al vaglio degli esperti, si prendono in considerazione sia un’intossicazione da sostanze vegetali eventualmente presenti nei pascoli d’alta quota, sia la possibilità che si tratti di un gesto doloso.
La mandria si trovava in alpeggio da alcune settimane con tutte le autorizzazioni regolari. Le operazioni di recupero e smaltimento delle carcasse, particolarmente complesse per la zona impervia, sono attualmente in corso sotto la sorveglianza delle autorità sanitarie veterinarie.