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Il Padiglione B del carcere Lorusso e Cutugno di Torino viene definito “una polveriera pronta a esplodere” dall’Organizzazione Sindacale Autonoma di Polizia Penitenziaria (Osapp), a seguito di diversi episodi avvenuti all’interno della struttura. Tra questi, il furto di un orologio a un agente – poi restituito – e la scoperta che le sezioni del terzo piano risultano aperte anziché chiuse come previsto dal regolamento, creando una situazione di quasi autogestione da parte dei detenuti. Secondo il sindacato, gli internati si sentono liberi di agire senza conseguenze, arrivando persino a sputare sugli agenti in più occasioni.
A denunciare la situazione è il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, che lancia un “durissimo monito alle istituzioni”: ignorare quanto accade nel padiglione potrebbe portare a una perdita definitiva del controllo, con possibili conseguenze gravissime. Beneduci sottolinea lo stato di esasperazione e frustrazione del personale di polizia penitenziaria torinese, e critica la scarsa attenzione sia della direzione locale sia del provveditorato regionale, ritenuta insufficiente a garantire la sicurezza e a sostenere iniziative rieducative per i detenuti.
“È necessario – conclude il sindacalista – che sia lo stesso ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a prendere atto della situazione e a intervenire con correttivi immediati, per evitare che la situazione degeneri ulteriormente”.