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La Juventus ha sciolto le riserve e individuato il nuovo allenatore: Luciano Spalletti. Il tecnico toscano, ex CT della Nazionale, è stato scelto come il profilo ideale per raccogliere l’eredità di Igor Tudor. Dopo giorni di riflessioni e contatti, la dirigenza juventina – con Damien Comolli e Giorgio Chiellini in cabina di regia – ha deciso. Spalletti era già in cima alla lista dei candidati da lunedì, nonostante le voci su Raffaele Palladino e Roberto Mancini. Anche l’ex Fiorentina era stato avvistato con il direttore tecnico François Modesto, ma la decisione era già presa. Martedì Spalletti si è presentato a un evento commerciale a Milano fissato da tempo, smentendo chi lo immaginava schivo o silenzioso. Con rispetto ha voluto parlare di Tudor:“Quando l’ho visto lavorare, mi ha sempre dato l’impressione di una persona che arriva dritto al cuore. Chi lo sostituirà sarà fortunato"- le sue parole. E quel fortunato oggi è proprio lui. Spalletti ha anche accennato al suo recente passato in Nazionale, dove i risultati non sono stati quelli desiderati. L’esonero, poi trasformato in dimissioni, ha lasciato il segno. Ma la voglia di tornare protagonista è forte e la proposta della Juventus è stata accettata: contratto di 8 mesi con rinnovo automatico legato alla qualificazione in Champions League. La società punta su Spalletti per dare un’identità precisa alla squadra e valorizzare i nuovi innesti.