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Aveva dichiarato di essersi solo difeso dopo essere stato aggredito da Veronese, ma il video delle telecamere di sorveglianza smentisce la versione di Michele Nicastri. Le immagini rese pubbliche dalla procura e dai Carabinieri di Torino raccontano oggi gli ultimi momenti di vita di Marco veronese, il 39enne ucciso con oltre venti coltellate la notte del 23 ottobre a Collegno. La strada è deserta ma gli occhi elettronici immortaleranno ciò che sta per succedere in via sabotino. Veronese si avvia verso il portone di casa, gettando a terra la sigaretta e spostandosi verso sinistra per raggiungere l’ingresso. Si vede Michele Nicastri allontanarsi dal suo nascondiglio dietro a un’automobile in via sabotino, avvicinarsi a veronese e aggredire l'uomo.
Le telecamere segnano esattamente l’1, 39 minuti e 21 secondi, è questo il momento della colluttazione iniziale, veronese si gira per pochi secondi prima di essere colpito. Poi la collutazione tra i due e le 20 coltellate che non hanno lasciato scampo al 39enne. Queste le immagini, insieme ai tabulati telefonici, che incastrerebbe nicastri. Per arrivare in via sabatino ha usato un auto il cui itinerario è stato seguito attraverso le immagini delle centinaia di sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati.
Il video estrapolato dalle telecamere di sicurezza del Bar Bermuda sempre in zona dell'abitazione della vittima, ha consentito ai carabinieri del nucleo investigativo di ricostruire tutte le fasi del delitto: dal momento in cui Nicastri arriva a mezzanotte e 3 minuti in via Sabotino (dopo aver parcheggiato l’auto alle 23,55 in via Milano a Grugliasco) fino all’agguato. Nicastri poi fuggirà a bordo del proprio furgone bianco ripreso dalle telecamere. L’ingegnere informatico è stato arrestato lo scorso 3 novembre: difeso dagli avvocati Luca Calabrò e Chiara Gatti, ha confessato il delitto ma ha negato la premeditazione. ed ha anzi raccontato di non voler uccidere l'ex marito della sua attuale compagna, ma di essersi solo difeso. Marco veronese era tornato a vivere a casa dei genitori dopo la separazione con la madre dei suoi tre figli, che a febbraio aveva iniziato una relazione con l'ingegnere informatico. “Ero andato lì per tagliarli le gomme, non volevo ucciderlo”, aveva raccontato Nicastri.