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Il Piemonte ha oltrepassato, con un mese di anticipo, l’obiettivo delle 50mila prestazioni sanitarie straordinarie fissato dalla Regione per contrastare le lunghe liste d’attesa. L’iniziativa, partita alla fine di febbraio, ha già raggiunto quota 65mila prestazioni effettuate al di fuori dell’orario ordinario, in particolare nelle ore serali e nei fine settimana.
“Abbiamo superato con largo margine il traguardo delle 50mila prestazioni extra — ha dichiarato il presidente della Regione, Alberto Cirio, insieme all’assessore alla Sanità, Federico Riboldi — arrivando a oltre 65mila. Questo dimostra l’efficacia della misura e la grande disponibilità dimostrata dalle Aziende sanitarie e dai più di 5.000 professionisti coinvolti. Ringraziamo anche i cittadini per la fiducia riposta in questa nuova modalità di offerta sanitaria”.
L’assessore Riboldi ha ribadito come la riduzione dei tempi d’attesa rappresenti una priorità assoluta, insieme al mantenimento dell’equilibrio economico del sistema sanitario, elemento essenziale per garantirne la sostenibilità. “Siamo fieri che la premier Meloni e il ministro Schillaci abbiano citato il Piemonte come esempio virtuoso in questo ambito. Continueremo a lavorare con determinazione per riportare i tempi d’attesa a livelli accettabili”.
Infine, Riboldi ha spiegato che i risultati positivi di questa fase sperimentale stanno ora orientando l’attenzione verso le prestazioni sanitarie più critiche, sulle quali si concentreranno gli sforzi futuri. Sono già in corso contatti con i ministeri competenti per valutare possibili finanziamenti che permettano non solo di proseguire l’iniziativa, ma anche di strutturarla in maniera stabile nel tempo.