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Tra le nuove generazioni il consumo di droga è in leggera diminuzione, ma la tossicodipendenza rimane una piaga che alimenta anche fenomeni criminali. Una fotografia, quella del mondo delle dipendenze, scattata dalla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle droghe in Italia. La sostanza più diffusa rimane la cannabis. Il Piemonte appare tra i dati con una tendenza registrata a Torino dove il consumo appare in leggera diminuzione rispetto al passato.
Due giovani su cinque l’hanno provata almeno una volta. La seconda droga più utilizzata è la cocaina e anche in questo caso, nella relazione ministeriale appare una provincia piemontese, Biella, dove i consumi sono tra i più bassi in Italia. La lotta al traffico di sostanze stupefacenti rimane una priorità per le forze dell’ordine. Dopo Lazio, Lombardia e Campania, il Piemonte è la regione dove si effettuano più operazioni antidroga. Tra le difficoltà del contrasto al consumo c’è anche il fenomeno dei prezzi: negli ultimi dieci anni rimasti pressochè stabili.
Un focus a parte è dedicato ai più giovani, agli studenti tra i 15 e i 19 anni. Uno su quattro ammette di aver fatto uso di droga nell’ultimo anno. Ma a preoccupare sono anche altre sostanze come le sigarette, tradizionali ed elettroniche, alcol e psicofarmaci. Ci sono poi le nuove dipendenze: il gioco d’azzardo innanzitutto. Sei giovani su dieci hanno giocato almeno una volta. E’ il numero più alto di sempre. Considerando solo i concessionari autorizzati al gioco a distanza, in Piemonte il giro d’affari supera i 6 miliardi. Solamente online è come se ogni piemontese spendesse in giocate 1.512 euro all’anno, una stima che è stata tracciata da «Non così piccoli. La diffusione dell’azzardo online nei piccoli comuni italiani». Il report curato da Federconsumatori, Cgil e Fondazione Isscon. Per gioco d’azzardo e scommesse in Piemonte vengono bruciati 10 miliardi di euro all’anno.

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