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Il giorno tanto atteso è arrivato e potremmo dire che ora la luce in fondo al tunnel si vede. La galleria in questione è quella del Tenda che collega la valle Vermenagna, nel Cuneese alla val Roja in Francia. Dopo 5 lunghissimi anni, quando nel 2020 una porzione di strada era franata a causa della tempesta Alex, il mondo economico cuneese tira una sospiro di sollievo. Torneranno i francesi nelle località turistiche, nei mercati e nelle attività che da sempre li vedono primi visitatori in tutta la granda. E viceversa, si riapre l’accesso al mare verso Ventimiglia e la Costa Azzurra senza essere costretti ad un viaggio lungo e tortuoso. I comprensori sciistici e i mercati in questi cinque anni hanno sofferto non poco per l’isolamento della valle del Cuneese, e il Piemonte ora guarda avanti e la riapertura del nuovo tunnel del Tenda non è solo un traguardo, ma anche l’inizio di una nuova sfida. «Il Politecnico ha certificato che il tunnel si può percorrere a doppio senso di circolazione in sicurezza. E lavoreremo per questo. "Oggi è una giornata importante: festeggeremo davvero quando tutta l’opera sarà finita, ma oggi abbiamo risolto un problema e abbiamo più forza per andare avanti e affrontare gli altri.». Il presidente della Regione Piemonte, Cirio, guarda subito al futuro durante la cerimonia che ha preceduto l’apertura ufficiale al traffico della galleria, lungo la Strada Statale 20.
Una presa di posizione chiara, che apre alla possibilità di rivedere in tempi non troppo lontani la gestione della viabilità del traforo, strategico per i collegamenti tra Italia e Francia. Intanto però bisogna fare i conti con la situazione attuale. Il nuovo tunnel sarà aperto al traffico sabato 28 giugno dalle 12 alle 21, e domenica 29 giugno dalle 06 alle 21. Nei fine settimana successivi si manterrà lo stesso orario. Nei giorni feriali, invece, il passaggio sarà consentito in tre fasce orarie: 6-9, 12:30-14:30 e 18-22. Sulla sponda francese non sono mancati i toni ironici. «Apprezziamo la suspense degli italiani, fino all’ultimo non si è saputo niente», ha commentato con una punta di sarcasmo il ministro dei trasporti Philippe Tabarot, presente alla cerimonia. Un riferimento ai tempi e alla gestione comunicativa del progetto, che ha vissuto negli anni molte incertezze e rinvii. Toni ben più istituzionali quelli del ministro dei Trasporti Matteo Salvini: «È una giornata di ringraziamento per la pazienza delle popolazioni alpine, degli occitani, dei piemontesi e dei liguri. Avevo promesso la riapertura entro giugno 2025 e così è stato». Salvini ha poi sottolineato come la ripresa della circolazione tra le due valli rappresenti una boccata d’ossigeno per l’economia locale. «Ripartono i flussi tra le province liguri e piemontesi. Così Limone torna ad essere una comunità in grado di ospitare 20 mila persone nei periodi di vacanza, sia in inverno che in estate».
"Ci sono giorni che restano impressi nella storia di una comunità. Oggi è uno di quei giorni". Con queste parole il sindaco di Limone Piemonte, Massimo Riberi, ha aperto il suo discorso in occasione della cerimonia di inaugurazione. Un’opera strategica, un collegamento vitale tra la Liguria, il Piemonte e la Francia, che torna a unire territori, famiglie, imprese, turisti e lavoratori, frutto anche del costante impegno e della determinazione con cui ho sostenuto e promosso questa opera" ha aggiunto.
Un ulteriore passo in avanti potrebbe arrivare dopo il 16 e 17 luglio, quando è previsto un nuovo incontro con le autorità francesi. Sul tavolo, la possibilità di estendere l’orario di apertura continuativa (dalle 06 alle 21) per tutta l’estate a partire dal 18 luglio. Un obiettivo condiviso da entrambi i Paesi, ma che richiede ancora qualche aggiustamento tecnico e burocratico.

Servizio di Christian Valla

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