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La Regione Piemonte ha approvato la riprogrammazione del Programma Regionale Fse+ 2021-2027, confermando la volontà di puntare su competenze, lavoro e capitale umano come leve strategiche per lo sviluppo e la competitività del territorio. Lo comunica l’amministrazione regionale, precisando che la revisione del Programma mantiene invariata la dotazione complessiva di 1,3 miliardi di euro ed è stata approvata dal Comitato di Sorveglianza lo scorso 11 dicembre, con la condivisione della Direzione Generale Employment della Commissione europea.
La riprogrammazione permette di aumentare i prefinanziamenti, estendere di un anno l’ammissibilità della spesa e ridurre il rischio di disimpegno delle risorse europee. Tra le novità più significative figura la nuova Priorità Step, volta a sostenere tecnologie strategiche critiche nei settori digitale e deep-tech, cleantech e biotecnologie, rafforzando così l’autonomia strategica del Piemonte e la competitività delle filiere produttive locali, in sinergia con il Programma Fesr.
Le risorse sono concentrate sul potenziamento delle competenze più richieste dal mercato del lavoro: figure tecnico-specialistiche per ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, e personale tecnico intermedio, valorizzando il ruolo centrale degli ITS per rispondere ai fabbisogni delle imprese. La riprogrammazione rafforza inoltre alcuni pilastri del sistema regionale, con borse di studio universitarie portate a 108,7 milioni di euro, stanziamenti per Its Academy aumentati a 76,7 milioni e fondi per istruzione e formazione professionale pari a 298,7 milioni di euro. Sono inoltre confermati 219 milioni di euro per le annualità 2026-2028 destinati alle misure post Programma Gol e la continuità dei finanziamenti alle Accademie di Filiera.
“Con questa riprogrammazione – dichiarano il presidente Alberto Cirio e la vicepresidente Elena Chiorino – compiamo una scelta politica chiara e responsabile: accelerare l’attuazione delle politiche, utilizzare le risorse in modo efficace e tutelare gli interventi sociali. Puntiamo su lavoro qualificato, formazione di qualità, merito e innovazione, consapevoli che solo investendo sulle competenze si costruisce una Regione competitiva e capace di affrontare le grandi transizioni economiche e tecnologiche in corso.”