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La Procura di Verbania ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per l’incidente alla funivia del Monte Moro, di Macugnaga, nel Vco. Si procede per lesioni e attentato alla sicurezza dei trasporti. Oltre alle scatole nere, da cui si dovrebbe poter risalire alle cause del sinistro, sono stati acquisiti documenti e sentite alcune persone, mentre non risultano essere state ancora presentate querele da parte dei passeggeri. E’ stato grosso lo spavento per i 100 turisti rimasti bloccati per ore, dopo l’incidente, a 2800 metri di quota. Per fortuna le ferite non sono risultate gravi per i passeggeri della cabina che è andata a sbattere contro le paratie della stazione di monte. Per ragioni ancora da verificare, la cabina con a bordo quindici persone non si è fermata, proseguendo la propria corsa e colpendo le barriere presenti all’interno della stazione. Nell’urto alcuni dei viaggiatori sono rimasti feriti: un 59enne ha riportato un taglio al braccio, gli altri ferite più lievi. Una decina, in totale, le persone che hanno fatto ricorso alle cure all’ospedale di Domodossola, tra cui anche una bambina. All’origine dell’incidente, spiega Filippo Besozzi, amministratore della Macugnaga Trasporti e Servizi, la società che si occupa della gestione dell’impianto di risalita, dovrebbe esserci "un guasto all’elettronica. L’impianto era in servizio ordinario e non aveva manifestato nessun problema e non si era verificato nessun arresto. Si erano già fatte diverse corse: è veramente inspiegabile" ha commentato l’amministratore. L’impianto normalmente percorre sette metri al secondo: quando è stato chiaro che la velocità era troppo alta per fermarsi dove previsto, il personale a bordo ha azionato manualmente il sistema di frenata: questo ha rallentato la cabina ma non ha potuto fermarla del tutto. "L’impatto è avvenuto a velocità inferiore ma, per capire quale, occorrerà analizzare le scatole nere" ha aggiunto Besozzi. L’impianto di risalita è stato immediatamente fermato e sequestrato. I feriti, inizialmente soccorsi da un medico e da un infermiere che casualmente si trovavano sul luogo, sono stati portati in eliambulanza in ospedale. Un centinaio di persone, tra cui anche bambini, sono rimaste bloccate un paio di ore nella stazione della funivia a 2800 metri: si tratta di escursionisti non coinvolti nell’incidente ma che si trovavano già nella zona del Passo del Moro, al confine tra Italia e Svizzera, luogo molto frequentato sia d’estate sia d’inverno per la vista panoramica sulla parete Est del Monte Rosa. Per evacuarli e riportarli a valle è stato organizzato il trasporto a bordo di elicotteri dei vigili del fuoco e della guardia di finanza. Oltre alla cabina che risaliva, nell’incidente è stata coinvolta anche la cabina che percorreva il tratto nel senso opposto: a bordo c’era soltanto il manovratore, che è rimasto a sua volta ferito nel momento in cui è avvenuto l’urto contro la stazione intermedia. La funivia, costruita nel 1962, tre anni fa ha subito la revisione generale, costata due milioni di euro, con sostituzione di motori, pulegge e cabine. Era tornata in funzione nel marzo del 2023.
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